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venerdì 4 novembre 2022

Elogio del Pesce Spada: unico vero autoctono della nostra regione

Ma la più destra et ingegnosa piscagione in Scilla è quella del pesce spato...

Ateneo, II° secolo d.C.

In Italia il pesce spada viene pescato lungo le coste tirreniche calabresi tra Cannitello e Palmi, con il suo centro a Scilla, ed in misura minore lungo la costa settentrionale della Sicilia ed a largo delle Isole Eolie, da aprile a settembre. Nelle acque siciliane si pesca soprattutto il pesce spada “di ritorno”, quello cioè dell'estate inoltrata che è il meno saporito. Ma ovunque a pescare sono soprattutto i pescatori calabresi, specialmente scilloti, che hanno i loro “posti” assegnati da generazioni e generazioni anche sulle spiagge siciliane. Il pesce spada vive in acque profonde ma viene a galla inseguendo le prede portate in superficie dalle correnti dello Stretto, dove si pesca in grande abbondanza. Altrove è praticamente sconosciuto o per nulla apprezzato.

A buon diritto quindi il pesce spada, lo “xiphia” dei greci e dei latini (Strabone lo chiamava “pesce galeoto”) viene considerato l'emblema stesso della Calabria. Detto anche pesce Tauriano perchè pescato dagli abitanti dell'omonima cittadina (oggi “Taureana”, frazione del comune di Palmi).



Ricette con il pesce spada:

Cotolette di spatola (500 gr di pesce spada, 1 uovo, pan grattato, formaggio pecorino, 1 limone, olio d'oliva per friggere, prezzemolo, aglio, sale).


Procedimento

Le fette di pesce spada fritto, vanno innanzitutto insaporite con una marinata. In una terrina mettete quattro cucchiai d’olio, il prezzemolo tritato, il succo del limone, un pizzico di sale e uno di pepe. Adagiatevi le fette di pesce spada spellate e lasciate insaporire per un’ora. Sgocciolate i tranci di spada, infarinateli, poi passateli nelle uova sbattute e quindi impanateli. In una padella scaldate alcuni cucchiai d’olio e friggetevi tre o quattro fette alla volta a calore moderato per dieci minuti abbondanti. Servite le fette di spada fritte ancora calde.


Involtini alla Scillota (500 gr di pesce spada tagliato a fette sottili, 400 gr di pomodori freschi, 2 spicchi d'aglio, 50 gr di capperi salati, 50 gr di olive verdi, 1 dl di olio d'oliva, pan grattato, 50 gr di formaggio pecorino, prezzemolo, pepe nero, sale).


Procedimento

Ridurre a pezzetti l'aglio, prendere un tegame di coccio e mettere i pezzetti di aglio e l'olio, soffriggere e quando inizia a colorare aggiungere i pomodori a filetti, il prezzemolo, i capperi dissalati, le olive verdi snocciolate e a pezzetti, il pepe nero ed il sale, cuocere fino a quando si forma una salsina. Nel frattempo in una terrina unire il pangrattato, il parmigiano grattuggiato, del prezzemolo tritato, sale e pepe, un goccio d'olio e un goccio di acqua, mescolare bene fino a quando risulta un composto ben omogeneo. Prendere le fette di pesce spada, eliminare la pelle, distribuire una parte del composto, avvolgere su stessa la fetta di pesce e chiudere bene con uno stecchino, continuare fino a terminare le fette, quando gli involtini sono pronti bagnarli leggermente con dell'aceto e metterli a cuocere nella salsa precedentemente preparata.


Pesce spada a bagnomaria (500 gr di pesce spada, olio d'oliva, aglio, prezzemolo, sale)


Procedimento

Prendere il pesce spada tagliato a fette non molto grosse e sistemarlo in una teglia d'alluminio o pirofila con un goccio d'acqua, pochissimo olio, un ciuffo di prezzemolo tagliuzzato, aglio ed un pizzico di sale; coprire la teglia con un coperchio quanto più ermetico possibile e porla dentro una pentola più grande a metà piena d'acqua da portare ad ebollizione; fare cuocere al vapore per 10-15 minuti e servire ben caldo e senza contorni.


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